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NEOLITICO

Dal 4.500 a 2.200 a.C.



Il Neolitico è un periodo della preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'età della pietra. Etimologicamente il termine deriva dalle due parole greche νέος (nèos, "nuovo") e λίθος (lithos, "pietra"): "l'età della nuova pietra" fu infatti contraddistinta da notevoli innovazioni nella litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura. Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento. Il neolitico (dal 4.500 al 2.500 a.C.) si divide al proprio interno in antico, medio e tardo. Quest'epoca è caratterizzata dalla vita stanziale delle popolazioni, che erano quindi dedite all'agricoltura e all'allevamento. In questo periodo iniziano le attività di tessitura, la produzione di contenitori in ceramica nonché le prime forme di commercio.

ENEOLITICO
(ETA' DEL RAME)

Dal 3.400 al 2.200 a.C.

L'Età del rame, che viene indicata anche con il termine di Eneolitico (e con termini come Calcolitico o Cuprolitico), è un periodo della Preistoria considerato come la tappa di transizione tra le industrie litiche del Neolitico (Età della pietra levigata) e la nascente metallurgia dell'Età del bronzo. Questo periodo, che si estende dal 2.500 al 1.800 a.C., è caratterizzato dalla diffusione della metallurgia e quindi dalla produzione di utensili e armi in rame. La principale forma di sussistenza è l'allevamento.

 

RITROVAMENTI


Manufatti di agricoltori stanziali e di allevatori del Neolitico (circa del IV millennio a.C.), fra cui elementi di falcetto ed ascie in pietra sono state raccolte sempre a Vinera e a Borgo Sassi. Nel Neolitico si sviluppa il grande insediamento dei Laghi di Revine, dove sono stati raccolti numerosi tipici reperti in selce lavorata, in ceramica ed in legno. All'Eneolitico (fine III millennio a.C.), risalgono reperti di allevatori-agricoltori-cacciatori, sempre dai Laghi di Revine, ed altri per ora sporadici, in genere punte di freccia, alle Crosere di Pian di Frassenè sul Col Visentin, sul Pian Castellin di Costa e nella Val Borgai tra il Monte Altare ed il colle di San Paolo.